Milano, 21.7.2016

“I pericoli che possono celarsi sono stati più volte ricordati – ha continuato Rita Pavan -, ovvero che il lavoro dipendente, che ha maggiori garanzie, possa essere sostituito con lavoro accessorio. Bisogna evitare o quanto meno limitare il più possibile abusi di qualsiasi genere; è vero che nel contesto attuale c’è assoluto bisogno di lavoro e di reddito per quanti l’hanno perso, ma nel rispetto delle leggi e della dignità delle persone”.
Nell’ambito del confronto nazionale su lavoro e previdenza, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha insistito nel ritenere necessario solo un intervento sulla tracciabilità, che consisterà nell’obbligo di comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione lavorativa, i dati del lavoratore nonché luogo e durata della prestazione. Ciò però non varrebbe per gli imprenditori agricoli, che inoltre sarebbero esonerati dal limite massimo di 2.000 euro valevole per gli altri imprenditori. “La Cisl, pur valutando positivamente l’intervento sulla tracciabilità, si è detta fortemente contraria alle ipotesi di esonero relativo al settore agricolo – precisa Rita Pavan -. Non solo abbiamo chiesto che per il settore agricolo restino tutti i limiti previsti, sia quelli specifici, sia quelli generali relativi al limite massimo di 2.000 euro, ma abbiamo insistito per una rivisitazione in senso restrittivo del campo di applicazione dei voucher in tutti i settori, che ne consenta l’utilizzo solo per attività realmente occasionali, eventualmente stabiliti dalla contrattazione”.