Congressi – Desiderio e bene comune, la persona al centro delle assise Fp Cisl Lombardia

Milano, 28.4.2017

Franco Berardi è stato riconfermato segretario generale della Cisl Fp Lombardia. L’elezione è avvenuta al termine del 5° congresso regionale, tenutosi il 26 e 27 aprile a Villa Torretta di Sesto S. Giovanni. Con lui in segreteria sono stati eletti Mauro Ongaro e Laura Olivi. "Desiderio e bene comune" lo slogan delle assise della categoria dei dipendenti della pubblica amministrazione che lavorano in una molteplicità di servizi alla persona che li rende "specializzati in umanità" come ha ricordato il segretario generale Franco Berardi nella sua relazione introduttiva. In Lombardia i dipendenti di questo vasto settore sono ben 401.936 con una netta prevalenza di lavoratrici, 270.038 rispetto ai colleghi che sono 131.898.
Questi numeri confermano l’importanza, nel momento democratico per eccellenza della categoria, di mettere al centro i lavoratori e di mettere a fuoco la loro esperienza di lavoro rivedendo la funzione della Fp Cisl nei meccanismi di erogazione dei servizi nei vari ambiti. L’obiettivo della Funzione pubblica della Cisl e’ proprio quello di precisare meglio in queste giornate congressuali come "Riorganizzare la risposta ai bisogni dei cittadini ed essere protagonisti di un cambiamento che non può essere il risultato delle sottrazioni imposte da una crisi di sistema del ruolo pubblico" come ha sottolineato Franco Berardi rivendicando il ruolo della Lombardia come locomotiva del Paese perché "qui ci sono risorse, competenze e capacità per far crescere da un lato l’eccellenza e l’innovazione garantendo i tradizionali standard qualitativi dei servizi alla persona". Per innovarsi e migliorare serve più che mai una bussola, soprattutto oggi, in un mondo del lavoro che è in piena rivoluzione: "Cosa accadrà nelle pubbliche amministrazioni con l’e-government applicato su vasta scala? La disintermediazione prenderà sempre più piede anche nel sociosanitario, guardare con attenzione a quanto sta succedendo intorno a noi ci aiuta a cogliere i tratti di una metamorfosi profonda e irreversibile, ma anche a rilevare segnali inaspettati".
La risposta sul nuovo modello organizzativo da seguire è complessa ma chiara: "Dovremo investire di più e meglio sulle politiche attive per il lavoro. Dovremo proseguire e rafforzare la positiva esperienza di Sportello lavoro. Dobbiamo integrare i nostri servizi e le associazioni di scopo in reti di tutela del territorio. Rappresenteremo persone sempre più anziane e fragili. Rappresenteremo persone migranti che chiedono al sindacato tutela e difesa del loro bisogno ad una vita sicura e dignitosa. Il territorio e’ il luogo di questa rappresentanza allargata per una presa in carico integrale della persona" ha spiegato il segretario regionale della Cisl Pierluigi Rancati nel suo intervento. La Lombardia gode ancora di un buon sistema di welfare, ma serve creare lavoro; per farlo, secondo Massimo Garavaglia, assessore al Bilancio di regione Lombardia, la ricetta ha due ingredienti: "Bisogna puntare su investimenti e ricerca per realizzare una competitività anche di prospettiva. La Lombardia e’ la seconda regione che per velocità investe i fondi dell’Ue. L’obiettivo è arrivare nel 2018 al 3% di spesa in ricerca".
Pier Attilio Superti, segretario generale di ANCI Lombardia, ha invece sottolineato come sia difficile fare i conti con una coperta corta ricordando da un lato i tagli pesanti subiti dai comuni che hanno portato ad un forte calo della spesa personale e dall’altro l’aumento di funzioni da svolgere nel quotidiano.
Il "desiderio per il bene comune" arriva sul finale da un delegato della Fp Cisl di Brescia: "Sono anni difficili, a voi dirigenti del mio sindacato dico: spero in voi, siate determinanti, non scendete a troppi compromessi e mettiamoci insieme tanto coraggio".
Ai lavori della seconda giornata è intervenuto anche il commissario della Cisl Fp nazionale, Maurizio Petriccioli, che, nel suo discorso, si è soffermato sull’atteso rinnovo contrattuale per i dipendenti pubblici. “Le risorse programmate nel Def e quelle rese immediatamente disponibili nel Dpcm di Febbraio, non sono ancora sufficienti per rientrare nel perimetro dell’intesa del 30 novembre – ha detto – . Apprezzo tuttavia l’apertura, diffusa nel documento di Economia e finanza, di giungere al tanto atteso rinnovo del contratto collettivo, ma ci deve essere un chiarimento ulteriore sull’estensione al settore pubblico di quelle opportunità, già presenti nel privato, come le agevolazioni fiscali per il salario di produttività".
 
 
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