Milano, 23.7.2018
I sindacati non ci stanno ad allargare le maglie dei voucher in agricoltura che esistono già e sono ben regolamentati. Per questo da domani per tre giorni scenderanno in piazza a Montecitorio con lavoratori e delegati provenienti da tutta Italia per far sapere la verità, presidiando la discussione del decreto Dignità alla Camera con modifiche in questa direzione. E’ quanto annunciano i segretari generali di Fai Raffaella Bonaguro, Flai Ivana Galli e Uila Stefano Mantegazza, per illustrare le motivazioni della mobilitazione contro le modifiche ai voucher.
“Vogliamo che la verità sui voucher venga a galla – ha detto Mantegazza – spiegando a Parlamento e Governo la nostra contrarietà alla proposta di allungare dagli attuali 3 a 10 giorni il periodo di uso dei voucher dopo la comunicazione dell’Inps; questo, non è altro che un salvacondotto da dare alle imprese che pagano il lavoro in nero, da mostrare in caso di ispezioni in azienda. Altro che emersione di 50 mila posti di lavoro come è stato detto”.
Secondo Galli “è una vergogna pensare di ridurre la precarietà con norme ad hoc sul lavoro a tempo determinato e sul lavoro somministrato e,
contemporaneamente, ampliare l’utilizzo dei voucher rispetto a quanto già previsto dalla normativa, in un settore nel quale il 90% dell’occupazione, pari a 909 mila persone è stagionale e a chiamata”. Secondo Bonaguro “non accetteremo che con un emendamento, concepito magari più per accordi tra partiti che non per reali esigenze di gestione del mercato del lavoro, si
smantelli il contratto nazionale, con tutti i suoi strumenti di tutela e flessibilità per lavoratori e imprese. Si stanno legalizzando lo sfruttamento e la concorrenza sleale, quella di chi sa che tanto potrà sempre farla franca, con i voucher, anche in caso di ispezione. Il governo ci ripensi e faccia un passo indietro, sarebbe un gesto di responsabilità”.