Al via domani il XVIII congresso Cisl

Milano, 27.6.2017

Centralità della persona e del lavoro, misure per contrastare le diseguaglianze sociali, riforma dei contratti, partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali, no al populismo sindacale ed al reddito di cittadinanza, sì alle politiche attive ed all’apprendistato duale per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: sono questi alcuni degli argomenti che saranno discussi in occasione del XVIII congresso nazionale della Cisl che si apre domani, a Roma. E dal quale la segretaria generale Annamaria Furlan è pronta a lanciare la sfida alla politica e alle imprese per “un nuovo ruolo del sindacato”. Prima dell’avvio dei lavori, in mattinata Furlan e il gruppo dirigente della confederazione insieme ai delegati presenti al congresso saranno ricevuti in Vaticano da Papa Francesco. “Il lavoro non si promuove senza la persona e la persona vive, si realizza e si completa nel suo lavoro”, sottolineano le ‘tesi’ che hanno costituito il terreno di confronto di centinaia di congressi territoriali, regionali e di categoria svolti dalle strutture della Cisl in questi ultimi mesi. All’assise nazionale, ora, il compito di tirare le somme e delineare la strategia della Cisl per il prossimo quadriennio. “E’ necessario analizzare gli effetti della globalizzazione per uscire dalla crisi, valutare e definire azioni organizzative e di rappresentanza che restituiscano centralità alle parti sociali”, sostiene la confederazione di via Po che discuterà nelle quattro giornate del congresso sulle difficoltà del cammino europeo, i problemi del riequilibrio economico e territoriale, il ruolo degli investimenti pubblici per favorire la crescita, “il nuovo modello contrattuale su due livelli coerenti e non sovrapposti per rispondere ai crescenti bisogni di flessibilità sia da parte dei lavoratori che da parte delle aziende”.