Alto Sebino, Cisl sollecita infrastrutture, formazione e tecnologie adeguate

Milano, 13.1.2017
 
Negli ultimi dieci anni, il territorio dell’Alto Sebino ha perso 1557 posti di lavoro e 51 imprese hanno chiuso i battenti. Solo nell’ultimo anno, il raffronto con il 2015 segna una differenza negativa del 15,1% nel saldo tra avviati e licenziati.  Da questo panorama non certo esaltante, prende avvio la riflessione della Cisl di Bergamo che all’area di Lovere ha dedicato oggi il convegno “Industria 4.0 , turismo e viabilità per lo sviluppo dell’alto Sebino”. La ripercussione che la crisi ha avuto sull’occupazione in questo territorio è stata pesante: i disoccupati sono 1.975 su una popolazione in età lavorativa che è di 19.789, il 10%, un dato ben superiore al 5,8 della media provinciale. La popolazione è aumentata del 2% negli ultimi anni contro una media provinciale del 6%: ciò ha contribuito ad innalzare la quota della popolazione anziana, con l’indice di vecchiaia a 160 contro una media provinciale del 121. “Siamo quindi, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo vuoto, un territorio che vede crescere i senza lavoro e la popolazione anziana – ha detto Giacomo Meloni, della segreteria territoriale Cisl, in sede di presentazione dei lavori -. Pensiamo che questi siano temi sui quali le forze sociali, istituzionali, a partire da quelle del territorio assieme si interroghino e attuino le azioni necessarie ad invertire una tendenza a dir poco sfavorevole”.
Per la Cisl di Bergamo, riflettere di sviluppo dell’Alto Sebino non può prescindere dall’affermare quanto di buono in questi anni è stato fatto. Infatti, malgrado la crisi persistente, permane sul territorio la presenza di realtà industriali storiche e virtuose, una per tutte la Lucchini RS (nella foto), che ha raggiunto nel 2016 il traguardo storico dei 160 anni di attività industriale e lo ha fatto in buona salute con l’occupazione in costante crescita, ( 1.290 dipendenti). E al settore industriale e manifatturiero, è la posizione del sindacato di via Carnovali,  vanno indirizzati gli investimenti, cogliendo l’opportunità offerta dalla legge di bilancio che definisce un pacchetto di forti stimoli, come la proroga del super ammortamento e l’iper ammortamento al 250% in prodotti di alta tecnologia. “La ricetta passa da infrastrutture, formazione e tecnologie adeguate – ha sottolineato Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl di Bergamo -. La Cisl di Bergamo, sindacato che vuole essere vicino alle persone, al territorio, ai luoghi di lavoro, è e sarà sempre al fianco di chi investe e agisce per un futuro migliore, rendendosi disponibile, come sempre, per una azione sinergica con tutti i partner, sociali, istituzionali, delle imprese, del credito del settore formativo, nelle imprese del territorio, con relazioni industriali moderne e fondate sulla partecipazione”.