Appalti, Cgil, Cisl e Uil: grave l’assenza di modifiche all’articolo 177 del codice

Il 30 giugno sciopero generale proclamato dalle categorie dei settori elettrico, gas, rifiuti, acqua

Milano, 17.6.2021

Nell’audizione informale avuta ieri presso l’XI commissione lavoro della Camera dei Deputati, da Cgil Cisl e Uil sulle conseguenze occupazionali dell’applicazione dell’articolo 177 del Codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, i sindacati hanno esposto preoccupazioni rispetto alle conseguenze sociali e le ricadute occupazionali che ne scaturirebbero.

Cgil Cisl e Uil hanno proposto di abrogare l’intero articolo, ovvero escludere dal 177 i servizi pubblici essenziali, oppure, in alternativa di prorogare fino alla fine del Pnrr l’esclusione dei settori ad oggi interessati, anche in attesa che si pronunci la Corte Costituzionale nel merito.

“Le modifiche al testo avrebbero consentito di evitare l’obbligo per le imprese titolari di concessioni di esternalizzare l’80% delle proprie attività, una scelta illogica perché le missioni del Pnrr richiedono, invece, un sistema di gestione dei servizi a rilevanza economica più solido e non frammentato che sarebbe causato dai vincoli dell’articolo 177 – spiegano i sindacati in una nota -. A ciò si aggiunge il rischio di generare, a causa della dismissione di interi settori, esuberi, lavoro povero, e disservizi per i cittadini in una fase di grande depressione economica”.


“Siamo impegnati, come già avvenuto in passato, nel presentare sul decreto semplificazioni le nostre proposte di emendamento, coinvolgendo il massimo delle forze politiche che vorranno sostenerci – aggiungono -. Circa150.000 lavoratori sono a rischio, così come i servizi all’utenza e l’inevitabile lievitazione dei costi in bolletta”.

Per il 30 giugno le categorie interessate, elettrico, gas, rifiuti, acqua, sostenute dalle confederazioni nazionali, hanno indetto lo sciopero generale che a fronte di un quadro che resti immutabile, rimane confermato.