Artigiani, rinnovato il contratto nelle aziende meccaniche

Intesa che si propone di valorizzare le nuove professionalità

Milano, 21.12.2021

Siglato il rinnovo del contratto nazionale artigiani Area Meccanica, scaduto il 31 dicembre 2018. Dopo 14 mesi di trattativa, condizionata dalla fase pandemica, Fim, Fiom, Uilm e i rappresentati delle delegazioni associazioni datoriali Cna, Confartigianato e Claai hanno raggiunto per 500.000 lavoratori e 130.000 imprese l’accordo del rinnovo contrattuale 2019-22.

L’intesa prevede:

• l’adeguamento retributivo del 5% (erogato nel 2022 in tre tranche, al IV livello complessive €70).

una quota Una tantum di 130€ erogata in due tranche, marzo e luglio 2022;

aumentati gli importi dell’indennità di trasferta e di reperibilità del 5% a partire dal 1 gennaio 2022;

• definita la formazione obbligatoria di 8 ore, da effettuare entro il 2022 per il recupero dei gap di competenza digitale;

• avviata la riforma del Sistema dell’inquadramento. Definito un gruppo tecnico paritetico che, entro la fine del 2022 dovrà declinare i nuovi profili professionali in modo da valorizzare le nuove professionalità e le nuove funzioni che in questi anni si sono consolidate a fronte di modifiche dell’organizzazione del lavoro;

Mercato del lavoro – Sul fronte dei contratti a temine, secondo quanto delegato dalla D.Lgs. 81/2015, sono stati negoziati: la durata complessiva massima del rapporto; il diritto di precedenza per l’assunzione a tempo indeterminato, l’eliminazione degli intervalli temporali tra un contratto a termine e l’altro, la stagionalità e le causali per il ricorso al contratto a termine;
Sfera di applicazione: dal 1 gennaio 2022 il contratto dell’area meccanica degli artigiani che operano nel settore del Restauro di beni culturali, così come individuati dal codice Ateco prevalente 90.03.02. che potranno trovare tutela dentro il contratto.

“Un rinnovo importante, che arriva dopo una lunga e faticosa trattativa, condizionata dalla fase emergenziale pandemica e dalla congiuntura economica che in parte ha colpito le aziende artigiane metalmeccaniche – afferma il segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis in una nota -. Un contratto innovativo che si propone di valorizzare le nuove professionalità che si sono sviluppate a fronte di veloci cambiamenti nel lavoro e alla digitalizzazione dei processi produttivi”.