Milano, 19.10.2015

I loro contratti, seppure a tempo indeterminato, seguono il calendario scolastico, e nella pausa estiva, questi lavoratori non percepiscano alcun reddito. Inoltre, un altro grave problema da affrontare riguarda la perdita di ore e quindi ancora di parte del reddito a seguito dell’assenza dell’utente del servizio da scuola: queste assenze sono quantificabili in un totale che raggiunge circa il 15%-20% del totale del monte ore previsto da contratto!”.
L’assemblea, che ha vista una massiccia partecipazione da parte dei lavoratori, ha dato mandato a Fisascat e Fp di avviare una trattativa con la rappresentanza dei sindaci della provincia di Bergamo, con il Comune e la provincia di Bergamo, che definisca un accordo quadro di settore al fine di definire uniformità di trratamento per evitare eccessive distinzioni tra gli appalti dei singoli comuni.
Nell’accordo si dovrebbe definire il ruolo dell’assistente educatore, le mansioni e i margini di intervento, un maggior riconoscimento professionale del ruolo nella società. Inoltre, molti lavoratori hanno sollevato la necessità di individuare la possibilità di recuperare le ore perse a fronte dell’assenza dell’utente e lo sviluppo di un investimento che si occupi del progetto di vita dell’utente, e pertanto prevedere interventi che possano andare oltre al calendario scolastico. Allo studio, per sostenere la trattativa con gli enti pubblici, una mobilitazione delle lavoratrici e lavoratori.