Milano, 7.7.2015

Già 1.220 lavoratori del gruppo transalpino hanno formalmente dichiarato la disponibilità alla non opposizione al licenziamento ed alla collocazione in mobilità a fronte di un incentivo corrispondente a circa 20 mensilità; è affidato al confronto territoriale il compito di gestione e monitoraggio delle intese nonché finalizzato ad individuare ulteriori misure utili alla gestione degli esuberi. “La crisi strutturale di Auchan – ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Ferruccio Fiorot – è ascrivibile non solo alle difficoltà di mercato, ma soprattutto all’insuccesso delle politiche commerciali che in questa fase hanno pesato sulle possibilità di sviluppo del Gruppo con inevitabili e pesanti ripercussioni sull’occupazione, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia”. “L’incentivo all’esodo rappresenta purtroppo la soluzione in extremis in una vertenza che purtroppo si chiude con la perdita di posti di lavoro – ha aggiunto il segretario generale della categoria Pierangelo Raineri – Il nostro auspicio è che la multinazionale francese si riassesti sul mercato e possa offrire nuove prospettive di sviluppo e di rilancio commerciale nell’interesse dei lavoratori rimasti in azienda”. “Non rimane che concentrarsi sulla costruzione del nuovo integrativo aziendale – ha concluso Raineri – la Fisascat è in prima linea per ripristinare diritti e tutele e per il sostegno al rilancio di un gruppo che non può però immaginare di fronteggiare le reiterate perdite di esercizio esclusivamente con la riduzione del costo del lavoro”.