Banche, accordo tra sindacati e Abi per il rinnovo del contratto nazionale

Milano, 1.4.2015
 
Firmata nella notte, dopo un confronto iniziato ieri pomeriggio, l’ipotesi di accordo fra Abi e sindacati sul rinnovo del contratto con scadenza al 31 dicembre 2018. Il testo dovrà passare al vaglio di esecutivo Abi e assemblee sindacali. L’intesa prevede fra l’altro un aumento medio a regime di 85euro in 3 anni e soluzioni per l’occupazione. L’accordo è arrivato dopo un tour de force iniziato nel primo pomeriggio di ieri, culmine di una trattativa durata da un anno e mezzo e caratterizzata da confronti anche duri fra le parti e scioperi. Il Casl dell’Abi guidato dal presidente di Mps Alessandro Profumo aveva fissato, con il supporto dell’esecutivo, l’ultima scadenza del 31 marzo per trovare un accordo “ma non a non ogni costo”, pena la disapplicazione del contratto. Fra accelerazioni e stop dei negoziati, tutto sembrava vicino a una nuova rottura (con minaccia di nuovi scioperi e agitazioni) la scorsa settimana quando i sindacati avevano interrotto le trattative sul tema della salvaguardia dell’occupazione. Una richiesta definita irricevibile da Profumo in un momento di profonde trasformazioni del settore ancora colpito peraltro dalla crisi. L’impasse è stata superata con l’inserimento di soluzioni per l’occupazione e che tenessero conto anche dell’anima sociale, specie verso i giovani. Quindi un salario d’ingresso per i giovani assunti attraverso il fondo per l’occupazione aumentato dell’8% e la creazione di una piattaforma bilaterale per la ricollocazione nel settore del personale licenziato in caso di crisi aziendali.