Banche, sindacati: interventi drastici a tutela della salute dei lavoratori del settore

Milano, 12.3.2020

I sindacati lombardi dei bancari sollecitano interventi drastici a tutela della salute dei lavoratori del settore. Il decreto dell’11 marzo 2020 prevede ulteriori restrizioni per contrastare la diffusione del virus. Viene limitato il potenziale contatto tra le persone attraverso la chiusura delle attività commerciali, della ristorazione e dei servizi alla persona, con una serie di
eccezioni per settori vitali quali quello dei trasporti. I servizi bancari, finanziari e assicurativi “Restano garantiti nel rispetto delle norme igienico-sanitarie”.
“In questi giorni abbiamo assistito a interventi organizzativi importanti, con un diffuso utilizzo dello smart working in tempi relativamente brevi, e una riorganizzazione del lavoro nelle filiali e in molti centri direzionali volto a prevenire il contagio, a tutela della salute dei colleghi, dei clienti e di chiunque abbia contatti con questi. Questi sforzi non sono sufficienti!”, scrivono in una nota unitaria First Cisl Lombardia e i sindacati di categoria, sollecitando “interventi straordinari e scelte coraggiose”.
I sindacati chiedono infatti di limitare il numero delle filiali operative, non solo organizzare il personale a turni, in particolare nelle aree a maggiore rischio di contagio, chiudendo quelle non strettamente necessarie alla collettività, e limitare l’operatività all’essenziale.

“Non è pensabile credere che regole uguali per gestire situazioni diverse possano portare a ottenere i risultati sperati – afferma Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia -. La Lombardia sta vivendo una situazione emergenziale e come tale va gestita: e’ necessario che anche nei settori bancario, assicurativo e finanziario venga ridotta all’essenziale l’attività lavorativa a tutela dei lavoratori e della popolazione. Alcuni colleghi sono deceduti, altri positivi, altri temono il contagio dovendo presidiare filiali che potrebbero essere chiuse, o attività che in momento non sono essenziali. Chiediamo quindi interventi urgenti, drastici, e immediati”.