Milano, 1.4.2015
Si sono svolte in questi giorni le assemblee dei lavoratori dell’ipermercato Auchan di via Carducci a Bergamo, punto vendita che occupa circa 220 dipendenti. L’adesione agli incontri con i sindacati ha sfiorato l’85% della totalità dei lavoratori, segnale inequivocabile di preoccupazione. Per questo, si legge nel comunicato unitario firmato da Luisella Gagni, Alberto Citerio e Maurizio Regazzoni,rispettivamente per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, “i lavoratori Auchan ritengono un grave atto lesivo della dignità dei lavoratori, nonché un grosso danno economico, la decisione aziendale di disdire tutti gli accordi e le prassi in essere con il contratto integrativo del 10 ottobre 2007, e ribadiscono che all’interno dell’ipermercato bergamasco c’erano e permangono soluzioni alternative praticabili, già evidenziate in riunioni avute con l’azienda”. Lavoratori e sindacati ritengono che a Auchan Bergamo, “i lavoratori hanno sempre dato segnali di responsabilità, dal momento che già in passato l’azienda ha fatto ricorso a ammortizzatori sociali e flessibilità nei turni e prestazioni domenicali”. Preso atto della disdetta unilaterale da parte dell’azienda, “si trovano costretti a proclamare lo stato di agitazione. Da oggi sono bloccati gli straordinari e la disponibilità a lavoro domenicale, cambio orari e cambio di riposo. Per questo saranno possibili disagi per la clientela”. Il 21 aprile, avvisano i sindacati, si svolgerà a Roma un coordinamento di tutti i delegati Auchan d’Italia per trovare una linea d’azione comune e si prevedono ulteriori iniziative di lotta.