Cassa in deroga, accordo su ampliamento risorse e imprese destinatarie

Milano, 28.10.2016 
 
Ieri pomeriggio in Regione Lombardia è stato firmato l’Addendum all’accordo quadro ammortizzatori sociali in deroga 2016, che amplia dal 5% al 50% le risorse da utilizzare per la cassa integrazione in deroga. Nell’addendum sono stati quindi individuati in ordine di priorità nuovi destinatari prima non inclusi:  
– aziende che, a seguito dei controlli di Inps successivamente alla decretazione, risultano con matricole sospese o cessate;
– aziende che hanno presentato domanda di cigd oltre il termine di 20 giorni e oltre il periodo di cigd richiesto, in presenza di giorni decretabili al netto delle decurtazioni operate in base all’art. 2, comma 7 del D.L. n. 83473/14;
– aziende, comprese le imprese in procedura concorsuale o in liquidazione, che non siano in grado di documentare la certezza della continuità aziendale e occupazionale, ma per le quali sia evidenziata e comprovabile la continuazione di azioni concrete volte a perseguirle, attraverso la cessione, anche parziale, dell’azienda o di affitto a terzi dell’azienda o di rami di essa. Queste imprese non dovranno essere nelle condizioni di poter accedere a nessun altro ammortizzatore sociale così come previsto dal Dlgs 148/15 e dovranno produrre la documentazione attestante i bandi attivati per la cessione/affitto dell’azienda al fine di salvare l’occupazione. Inoltre per questa tipologia è d’obbligo che la conclusione della consultazione sindacale debba avvenire con un esame congiunto in sede pubblica presso l’Arifl di Regione Lombardia. La decorrenza dei periodi di cigd non potrà essere antecedente la data di sottoscrizione del presente Addendum e il termine non potrà superare il 31/12/2016.
“L’addendum è stato sottoscritto in tempi brevi per sfruttare il più possibile gli ultimi due mesi del 2016 – sottolinea Beppe Saronni, segretario regionale Cisl Lombardia -. Abbiamo ottenuto un importante impegno di Regione Lombardia di definizione precisa delle risorse disponibili per estendere l’addendum a ulteriori casistiche”. “Come parti sindacali abbiamo inoltre sollecitato Regione Lombardia – aggiunge – perché fornisca il prima possibile un quadro completo e certo delle risorse a disposizione al fine di poter individuare interventi “economicamente sostenibili” evitando di non utilizzare le risorse a disposizione”.