Cgil, Cisl, Uil Lombardia: “Ci mobilitiamo per difendere la vita e la salute”

Milano, 22.3.2020

“A differenza di quanto annunciato ieri dal Governo alle parti sociali e al Paese, il provvedimento assunto questa sera (in ragione delle forti pressioni esercitate dalle associazioni d’impresa, a partire da Confindustria, che anziché privilegiare la vita e la salute delle persone, hanno scelto ancora una volta il profitto e l’economia) inserisce tra le attività d’impresa da
considerarsi essenziali una serie di attività di vario genere che di essenziale, strategico e necessario in questa emergenza non hanno nulla, con l’effetto di ridurre ai minimi termini il numero delle lavoratrici e dei lavoratori di aziende non essenziali che lunedì mattina potrebbero “rimanere a casa””. Così i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Lombardia, Elena Lattuada, Ugo Duci, Danilo Margaritella in una nota diffusa questa sera.

“Lo ripetiamo da settimane: così non si può! – scrivono – Il valore della vita e della salute non ha prezzo e non può essere barattato con nessuna ragione economica, lo stesso protocollo sottoscritto una settimana fa a difesa della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non è stato ovunque applicato con rigore e puntualità. Se questo vale su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di prevenire l’estensione dei contagi, tanto più è vitale in Lombardia, dove si tratta di invertire “senza se e senza ma” la
drammatica condizione della crescita costante dei contagi, dei ricoveri, dei morti che stiamo subendo, tra cui sempre più lavoratrici e lavoratori”.

“Per questo, nel raccogliere l’invito dei tre segretari generali nazionali di Cgil, Cisl, Uil, al rispetto delle intese e alla mobilitazione generale nei settori di attività non indispensabili, crediamo che sia necessaria già da domani una forte iniziativa delle Rsu e delle strutture categoriali territoriali affinché vi sia la chiusura delle attività aziendali non essenziali in questa fase di emergenza”.

GUARDA LA VIDEO-DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL LOMBARDIA, UGO DUCI

 Comunicato 22 marzo 2020

 

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