Milano, 9.3.2015

Ad oggi sui 41.333 giovani iscritti al programma in Lombardia solo 14.314 sono stati presi in carico, di questi 4.813 hanno attivato un tirocinio, 3.052 un contratto a tempo determinato e 376 un contratto a tempo indeterminato. “Dobbiamo riconoscerlo, il programma non funziona come deve – afferma Benaglia -. In dieci mesi ottenuto un risultato che il normale mercato del lavoro lombardo, pur in affanno, ottiene da solo in 2-3 settimane. I numeri dei presi in carico e dei contratti attivati sono irrisori se rapportati ai 260mila NEET e ai 70mila neodiplomati a cui ci si rivolge in Lombardia”. “Regione Lombardia ha avviato d’intesa con le parti sociali misure concrete ma che non stanno funzionando come dovrebbero – prosegue – . Di questo passo i 178 milioni a disposizione della Lombardia resteranno buona parte non spesi. Occorre da subito modificare la misura, spingendo di più gli enti pubblici e privati a coinvolgere i giovani e mirando meglio e non a pioggia gli incentivi alle assunzioni. O aggrediamo la disoccupazione giovanile e sosteniamo i giovani più ai margini del mercato o falliamo”. Secondo la Cisl Lombardia, i soldi pubblici per le politiche devono fare la differenza. “Incentivare assunzioni o tirocini che il mercato già effettua non è opportuno – spiega Benaglia -. Anche perché l’esonero contributivo e il contratto a tutele crescenti del governo Renzi finiranno per prendere piede da oggi e seppellire nei fatti l’attuale gestione di Garanzia Giovani”.