Cisl protagonista del Welfare in cambiamento

Milano, 20.10.2017

Il welfare nel nostro Paese sta cambiando. La crisi economica e le ristrettezze di bilancio costringono a una profonda rivisitazione del sistema di assistenza sociale. La Cisl, in quando sindacato e attore sociale di rilevanza, non vuole essere un mero spettatore dei cambiamenti, ma vuole parteciparvi. È questo il messaggio emerso dall’incontro de “I Venerdì della Cisl” che si è tenuto a Lecco oggi. “Non possiamo essere meri spettatori – ha sottolineato concludendo i lavori Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia -. Dobbiamo essere protagonisti attivi del cambiamento dei sistemi di welfare. Tra Stato e mercato si pongono i corpi intermedi e le relazioni sindacali concorrono a costruire sistemi di tutela per i lavoratori e la comunità”.

Per una profonda riforma del welfare bisogna partire dallo scenario sociale ed economico italiano. Un contesto caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione, dall’aumento della non autosufficienza, da una bassa occupazione femminile, dalla crescita della povertà diffusa e da una spesa sociale fortemente sbilanciata sulla previdenza. “Di fronte a questa situazione – ha osservato Franca Maino, docente dell’Universita di Milano -, si profilano tre scenari: lo smantellamento del welfare pubblico a favore della privatizzazione; il mantenimento dell’attuale sistema è una sua progressiva razionalizzazione; ripensare al sistema di welfare pubblico affiancandolo a quello che i tecnici chiamano “secondo welfare” nel quale operano attori pubblici e non pubblici”. “Personalmente credo – ha aggiunto – che questa sia la strada più praticabile, soprattutto se pensiamo ad attori sociali collegati tra loro in rete in grado di intercettare le esigenze locali e di dare risposte puntuali. Anche il welfare aziendale può essere una parte di questo sistema”.

Proprio in quest’ottica è nata a giugno a Lecco la piattaforma “Welfare territoriale a km 0 e inclusiva”, di cui fanno parte un gruppo di organizzazioni pubbliche, private e del privato sociale (tra le quali la Cisl). “Con l’apertura del mercato del welfare – ha sottolineato Mauro Gattinoni, direttore dell’Api di Lecco e e presidente del Network occupazione Lecco – si è scatenata una battaglia, soprattutto di soggetti privati per accaparrarsi fette di questo mercato. Ma offrono prestazioni costose e in realtà sono piattaforme di e-commerce. Attraverso la nostra piattaforma vogliamo invece dare risposte alle esigenze di lavoratori, pensionati e famiglie, valorizzando anche il territorio”.