Cisl Sondrio e Syna lanciano il campo scuola giovani italo-svizzero

Milano, 23.6.2014
 
La Cisl di Sondrio insieme al Syna lanciano il campo scuola dedicato ai giovani italiani e svizzeri per cogliere tutte le opportunità della collaborazione transfrontaliera oltre che guardare al futuro con i giovani verso “la nuova fabbrica”: il territorio! Il campo scuola coinvolgerà dal 28 al 31 luglio i giovani dai 18 ai 24 anni (circa) residenti in Valchiavenna e nel tiranese per l’Italia e nelle valli di lingua italiana del Canton Grigioni in Svizzera (Bregaglia – Mesolcina – Valposchiavo). Il tema del campo scuola verterà sulle potenzialità dei due territori concentrandosi sui quattro elementi: acqua, aria, fuoco e terra e prevederà non solo momenti formativi, ma anche occasioni di lavoro concreto e visite nelle aziende per permettere ai giovani di toccare e sperimentare con mano le realtà locali. “Uno degli elementi base – sottolinea Mirko Dolzadelli, segretario generale Cisl Sondrio – sarà quello di rilanciare il tema della comunità unica alpina. Italia e Svizzera hanno elementi di comunanza che lasciano intravedere un futuro comune per le nostre valli. La collaborazione transfrontaliera è in crescita già da alcuni anni, sia a livello istituzionale che a livello socio economico. Il campo scuola vuole essere un’occasione per i giovani di conoscere la storia di questi territori, due realtà montane che si incontrano, interagiscono e che da sempre si contaminano a vicenda”. L’attenzione è quindi focalizzata sui giovani e sul loro rapporto con il mondo del lavoro, per tentare di ripartire insieme dal territorio. I quattro elementi, acqua, aria, fuoco e terra saranno il punto di partenza, l’occasione per riflettere su temi più ampi che riguardano il territorio: dal turismo all’enogastronomia, dall’agricoltura di montagna all’energia. Il campo scuola si strutturerà con momenti teorici volti alla conoscenza ed approfondimento del territorio guidati da esperti della formazione, ma anche da chi il territorio lo vive tutti i giorni e può testimoniare con l’esperienza tutto ciò che esso può offrire, ma anche con momenti pratici di lavoro concreto all’interno della aziende visitate oltre che di progettualità attiva volta a cercare e creare nuove idee di sviluppo per le aree alpine transfrontaliere. “Si tratta di un’occasione formativa e culturale di grande valore – puntualizza Dolzadelli – che tende a dare ai ragazzi strumenti per l’analisi e la lettura della realtà che li circonda ripartendo dal territorio e, in particolare, dai quattro elementi”.