Contratto metalmeccanici, Civillini: unità, tutti e beneficio le parole chiave

Milano, 28.11.2016
 
“Unità, tutti e beneficio. Queste sono le tre parole chiave del nuovo contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici”. Così Enrico Civillini, segretario generale Fim Cisl Lombardia, commentando l’intesa raggiunta sabato 26 novembre. Un accordo che in Lombardia interessa oltre 450mila lavoratori del settore. 
“Unità è la prima parola chiave di questo accordo, perché è stata ritrovata l’unità sindacale, non fine a se stessa. Auspichiamo che si chiuda un periodo di conflittualità che faceva male alla categoria e soprattutto ai lavoratori”, spiega Civillini. Il segretario generale del metalmeccanici Cisl lombardi sottolinea poi che il “tutti” vuole evidenziare il fatto che “a differenza di quello che voleva all’inizio Federmeccanica, aumenti e welfare sottoscritti sono uguali per tutti”. Infine, l’ultima parola chiave: beneficio. “A differenza delle altre volte, l’aumento previsto dal nuovo contratto non si calcola solo sui minimi tabellari – spiega -. Grazie alla previdenza complementare e alla sanità integrativa, il beneficio economico per i lavoratori è più alto rispetto al mero incremento salariale”. 
L’intesa prevede un incremento salariale mensile di 92 euro, come media a regime, alla fine del quadriennio 2016-2019. La cifra è frutto di una stima perché, a differenza del passato, nel testo non ci sono cifre sul totale. L’aumento in busta paga si divide quasi equamente tra allineamento al costo della vita, il riaggancio ai prezzi è stimato in 51,7 euro, e tutto quello che è welfare aziendale, bonus e formazione. In particolare i lavoratori potranno beneficiare di benefit, sotto forma ad esempio di ticket per spesa e carburanti, pari a 100 euro nel 2017, 150 nel 2018 e 200 nel 2019. Il primo effetto dell’accordo arriverà a marzo, un’una tantum di 80 euro. Dal prossimo anno verrà estesa l’assistenza sanitaria integrativa a tutti i dipendenti e ai loro familiari. I lavoratori risparmieranno anche sulla previdenza complementare e sarà incentivata la formazione. Lo scoglio da superare prima di raggiungere l’intesa è stato rappresentato dall’inflazione. Federmeccanica e Assistal avevano proposto un adeguamento parziale, con un decalage negli anni, i sindacati hanno insistito per un aggancio al 100% e alla fine lo hanno ottenuto. Così come hanno ottenuto la salvaguardia completa degli scatti d’anzianità.
Dal 1° dicembre l’accordo sarà illustrato nelle assemblee aziendali ai lavoratori che tra il 19 e  il 21 dicembre saranno chiamati a esprimersi attraverso il referendum.