Ddl appalti e clausole sociali

Milano, 26.4.2016
 
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del codice degli appalti (Dlgs 50/2016) è entrata in vigore la nuova disciplina delle clausole sociali sulla quale la Cisl ha dato un giudizio complessivamente positivo sui contenuti del testo approvato, tenuto conto anche delle osservazioni elaborate da Cgil, Cisl e Uil e recepite dalle Commissioni preposte. Rimangono però forti preoccupazioni sul periodo transitorio che intercorrerà per la realizzazione delle linee guida che dovrà emanare l‘Autorità Anticorruzione (tre mesi): un lasso di tempo nel quale il nuovo codice coesisterà con il vecchio regolamento attuativo che rischia di creare un vero e proprio caos tra amministrazioni ed imprese con conseguenze anche per gli stessi lavoratori. Si tratta di specifiche disposizioni che dovrebbero garantire la continuità occupazionale dei lavoratori interessati da un cambio di appalto, tramite il loro passaggio alle dipendenze del nuovo appaltatore.
In particolare l’articolo 50  stabilisce che i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti per gli affidamenti dei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi, diversi da quelli aventi natura intellettuale, possono prevedere apposite clausole sociali, volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato.