Milano, 26.5.2015

stabilimento. L’intenzione è quella di valutare se e come è possibile proseguire l’attività, “anche se il curatore non ha dato eccessive speranze – dice Massimo Lamera, della Fim Cisl -, ma solo una minima possibilità”, per cui l’apposizione dei sigilli è rimandata almeno per qualche giorno. Intanto, per tutta la giornata i dipendenti dell’azienda di Cortenuova, un centinaio di lavoratori, si sono interrogati e confrontati con i propri rappresentanti per capire quale futuro si possa aprire e quali iniziative eventualmente organizzare per far volgere la situazione nel verso più favorevole possibile. “Adesso aspettiamo di sapere quali saranno le decisioni del curatore – continua Lamera-, ben sapendo che chiudere una fabbrica che fattura 1 milione di euro al mese rimane una follia. Dovremmo anche capire a chi eventualmente rivolgerci per pensare all’attivazione di ammortizzatori sociali, in attesa, o nella speranza, che qualcuno possa fiutare l’affare. Chissà a quali condizioni”. “Percepisco comunque la scarsa volontà di adoperarsi per una soluzione positiva – conclude Lamera -. La situazione rimane disperata”.