Edili lombardi in piazza a Bologna per modificare l’Ape

Milano, 25.5.2017

Oltre 5mila edili in piazza questa mattina a Bologna per la manifestazione interregionale per il Nord Italia promossa da Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal Uil per richiamare il governo Gentiloni alla coerenza tra quanto convenuto con Cgil, Cisl e Uil in tema di previdenza con l’inserimento dell’Ape sociale e quanto definito in sede parlamentare nell’applicazione della norma. Per i lavoratori che svolgono mansioni gravose i requisiti dei 36 anni di contributi e degli 6 anni continuativi per l’accesso all’Ape social sono infatti stati inseriti successivamente.
Dalla Lombardia in piazza oltre 700 lavoratori, arrivati coi pullman da tutta la regione. “L’attuale norma non tiene conto della discontinuità lavorativa che i lavoratori edili sono costretti a subire – afferma Francesco Bianchi, segretario generale Filca Cisl Lombardia -. L’effetto pratico è che potranno andare in pensione pochi lavoratori, vanificando l’affermazione che “non tutti i lavori sono uguali” ai fini dell’accesso pensionistico. Per queste ragioni gli operai edili chiedono la modifica della norma, perché lavorare fino a 70 anni sull’impalcatura è impossibile”.