Milano, 27.4.2015
Nei cantieri italiani dall’inizio dell’anno sono morte 38 persone, uno ogni 3 giorni. Lo denunciano in una nota congiunta i sindacati dell’edilizia che domani manifesteranno a Roma in occasione della “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro” istituita nel 2003 dall’Ilo. FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, con i rispettivi segretari nazionali, porteranno in piazza 38 caschi vuoti per ricordare i lavoratori. L’appuntamento è alle 10:30 in piazza della Madonna di Loreto a Roma (piazza Venezia). Secondo le stime dell’Ilo, spiega la nota, gli incidenti sul lavoro provocano ogni anno 300 milioni di infortuni nel mondo ed oltre due milioni e 300 mila decessi, a causa di incidenti e malattie professionali. Queste ultime, da sole, provocano ogni anno la morte di più di 2 milioni di lavoratori, e colpiscono oltre 160 milioni di persone. Fenomeni che non risparmiano l’Italia: secondo l’Osservatorio indipendente di Bologna nel 2014 sono morti 660 lavoratori, il 20% dei quali in edilizia, che resta uno dei settori più colpiti. Dall’inizio dell’anno ci sono già stati 38 morti nei cantieri, uno ogni 3 giorni. Oltre al dramma, il fenomeno comporta anche un costo sociale insostenibile, pari ad oltre 50 miliardi di euro. Risorse che potrebbero essere impiegate, ad esempio, per rafforzare le attività ispettive, sempre più sacrificate dalle istituzioni ed oggi quasi esclusivamente condotte dai sindacati attraverso i responsabili per la sicurezza impegnati negli enti paritetici.