Milano, 24.4.2015
E’ di nuovo scontro tra sindacati e Micron sulla gestione degli ultimi esuberi. Nel corso dell’incontro di questa mattina la multinazionale statunitense dell’elettronica ha annunciato che la prossima settimana aprirà la procedura di mobilità per i 17 lavoratori per i quali non è stata ancora trovata una ricollocazione. Alla richiesta dei sindacati di proseguire nella gestione dell’accordo firmato l’anno scorso, cercando una soluzione per tutti i dipendenti coinvolti, la società ha opposto un secco rifiuto. “L’azienda è inadempiente rispetto agli impegni assunti – attacca Nicola Alberta, coordinatore nazionale Micron per la Fim Cisl -. E’ inaccettabile che a un anno dalla firma dell’accordo, dopo mesi di gestione comune, l’azienda decida di licenziare senza appello”. “E’ un atteggiamento irresponsabile e inadempiente anche rispetto a quanto detto nel corso dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico il 3 febbraio scorso, quando ha assunto l’impegno di formulare proposte di lavoro per tutti i dipendenti coinvolti”. La Fim sollecita un intervento immediato del governo. “L’esito dell’incontro odierno chiama in causa anche il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Claudio De Vincenti – aggiunge Alberta – poiché l’impegno assunto da Micron era innanzitutto nei confronti del ministero, prima che con i sindacati. Il governo quindi deve chiedere all’azienda di trovare una soluzione occupazionale per tutti i dipendenti”. Nel corso della prossima settimana si terranno assemblee in tutte le sedi Micron e si decideranno nuove iniziative di protesta.