Milano, 23.4.2015
Nell’aula magna del Palazzo di Giustizia di Milano, si è tenuta martedì la conferenza formativa dell’Osservatorio Sicurezza Lavoro, in un’affollata giornata di studio sul tema dell’asseverazione dei modelli di organizzazione e di gestione della sicurezza nelle imprese edili. L’Osservatorio Sicurezza lavoro, composto da Inail Lombardia, Cpt di Milano, Lodi, Monza e Brianza e Tribunale di Milano, è stato costituito per promuovere una permanente e coordinata azione sul settore edile nel contesto della sicurezza sul lavoro. Battista Villa, segretario generale della Filca Cisl Lombardia, a cui spettavano le conclusioni a nome di Filca, Fillea e Feneal Lombardia, concludendo i lavori, ha sottolineato: “Una giornata così efficacemente costruita, per analisi e per approccio molto concreto, si inserisce in una fase storica del settore delle costruzioni particolarmente dolorosa, di grave crisi che ha raggiunto ormai i maledetti sette anni. Oggi abbiamo potuto valorizzare pubblicamente l’importanza e la serietà dello strumento della bilateralità edile al servizio del “bene comune”. “Gli enti bilaterali non son un prodotto “della natura” ma di una scelta politica di grande intuito, in un’epoca distante da oggi ma che oggi si è rafforzato grazie alla indispensabile e necessaria sussidiarietà dei corpi intermedi e delle parti sociali”, ha aggiunto Villa. “Risulta urgente – ha proseguito – una certificazione degli enti bilaterali in materia di responsabilità sociale, per evitare lo sciacallaggio e la concorrenza sleale di quelle realtà spurie e di comodo”. Secondo il segretario generale della Filca Lombardia, occorre sottolineare il valore della serietà nel meccanismo certificativo e asseverativo, di competenza concretamente degli enti bilaterali, “non tanto e non solo per l’aspetto morale, bensì per la determinazione di una nuova cultura educativa e formativa delle imprese, dei lavoratori e della società”. E’ determinante spingere fortemente sulla qualificazione delle imprese e dei processi produttivi verso una qualità responsabile e sostenibile, da inserire e incentivare nelle gare d’appalto. Quindi, buone pratiche e azioni concrete di legalità delle singole imprese, la loro reputazione e la loro storia di imprese perbene o meno. “Sulla questione mafiosa e antimafiosa altresì dobbiamo sovvertite la prassi legislativa, anticipando quindi la produzione giuridica e di indirizzo della Comunità Europa, poiché purtroppo e dolorosamente siamo ben consapevoli dei danni che provocano le mafie nel mondo del lavoro e nella società – ha concluso Villa -. Infine dobbiamo essere capaci, come parti sociali e come comunità collegata al settore delle costruzioni, di allearci e produrre un’adeguata domanda di attenzione nelle diverse fasi di elaborazione degli strumenti contrattuali prime e legislativi poi, facendo contrattazione d’anticipo sapiente e nuove leggi utili ai lavoratori e alle imprese perbene”.