Esenzioni ticket, Fnp Cisl Lombardia: caos in arrivo

Milano, 17.6.2019

Fnp Cisl pensionati Lombardia sottolinea la superficialità con cui è stato gestito il rinnovo di esenzioni ticket, deciso sei mesi fa con una delibera dalla giunta lombarda del 16 dicembre 2018, che ha eliminato l’automatismo delle esenzioni.
Per Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, è “allarme burocrazia. Certe situazioni possono accadere solo nel nostro Paese, e anche nella sanità lombarda. La situazione del rilascio dell’esenzione ticket sta diventando un vero caos. Il cittadino, che dovrebbe avere garantito un suo diritto in automatico senza alcuna richiesta, è costretto ad affrontare una esasperante e complicata burocrazia”.

Con la nuova norma, chi ha diritto a non pagare il ticket deve presentare l’autocertificazione ogni anno. Per il 2019 la scadenza è stata spostata al 30 giugno, ma dal prossimo anno sarà il 31 marzo ogni anno.
“In questo caso, nessuna lettera è stata spedita ai cittadini interessati, più di 1,5 milioni di cittadini, al contrario delle altre lettere spedite ai malati cronici per la presa in carico durante l’ultima campagna elettorale, più di 3 milioni”, dichiara Emilio Didonè. Nessuna informazione, con il rischio che i cittadini non informati, che hanno diritto all’esenzione, si vedano chiedere di pagare il ticket fino a 51 euro la prima volta che vanno a farsi una visita o un esame medico.

“Nell’era dell’informatica, nell’organizzata Lombardia che ha investito miliardi di euro nel sistema informatico sanitario, i cittadini lombardi – che hanno diritto all’esenzione del ticket – sono costretti a mettersi in coda per ore negli scomodi e inospitali uffici di scelta e revoca per vedersi garantito un loro diritto”, sottolinea Didonè.
Secondo la Fnp Cisl Lombardia la leggerezza con cui l’assessorato della Salute ha gestito questo percorso non può e non deve ricadere sulle spalle dei cittadini soprattutto anziani, pensionate e pensionati, costretti a lunghe file negli uffici di scelta e revoca della Ats.

“Agli sportelli scelta e revoca – afferma Didonè – regna la confusione, a cui si aggiunge un’ulteriore complicazione del Mef, che sembra non sia intervenuto per tutti gli ultrasessantacinquenni, con reddito inferiore a 38.500 euro, che hanno diritto all’attribuzione dell’esenzione ticket”.

La Fnp Cisl Lombardia chiede alla regione Lombardia di attivarsi per semplificare la procedura attraverso la Carta sanitaria, che è già in mano a tutti i cittadini e pagata centinaia di milioni di euro annui dai lombardi, onde evitare che questo caos si ripeta ogni anno.