Euronote – Strategia Europa 2020: il punto sugli obiettivi

Milano, 23.7.2018

A meno di due anni dalla sua scadenza, qual è il livello di soddisfacimento degli obiettivi definiti nel 2008 con la strategia Europa 2020? La risposta giunge dall’edizione 2018 di Più intelligente, più verde, più inclusiva?, il Rapporto pubblicato da Eurostat il 17 luglio scorso al fine di monitorare i progressi verso gli obiettivi della strategia. Ne emerge un quadro a luci ed ombre, con progressi sostanziali per quanto concerne gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici ed energia e buoni risultati nell’area della formazione scolastica. Viceversa, si registrano ritardi significativi nel settore della ricerca e sviluppo (R&S) e nell’azione di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. L’obiettivo relativo all’occupazione potrebbe invece essere raggiunto se i miglioramenti verificatisi negli ultimi anni continueranno in egual misura.

Europa 2020 è l’agenda dell’Ue su crescita e occupazione per l’attuale decennio, mira ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva al fine di rafforzare l’economia europea e prepararla per le sfide del prossimo decennio. Attraverso i suoi obiettivi principali, la strategia punta a fornire alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale negli Stati membri, riducendo l’impatto sull’ambiente naturale.

La strategia ha definito otto obiettivi in materia di occupazione, ricerca e sviluppo, cambiamento climatico ed energia, istruzione, riduzione della povertà, da raggiungere entro il 2020, tradotti poi in obiettivi nazionali per riflettere la situazione e le possibilità di ciascuno Stato membro di contribuire agli obiettivi comuni.

Dal 2008, osserva il Rapporto, sono stati compiuti progressi sostanziali nel settore del cambiamento climatico e dell’energia attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra e l’aumento dell’uso di fonti di energia rinnovabile. Sviluppi positivi sono visibili anche nell’area della formazione scolastica, dove l’Ue ha quasi raggiunto i due obiettivi principali riguardanti la limitazione dell’abbandono scolastico e l’incremento del livello di istruzione terziaria. Più deludenti i risultati per quanto concerne la ricerca e sviluppo e la lotta alla povertà, mentre per quanto riguarda il tasso di occupazione nel 2017 è stato superato il 72,2%, il livello più elevato osservato dal 2002, per cui la distanza dall’obiettivo del 75% fissato dalla strategia potrebbe essere colmata se si conferma l’attuale tendenza positiva.

L’obiettivo di occupazione è poi strettamente interconnesso con gli altri obiettivi su R&S, educazione e povertà: infatti, livelli di istruzione più elevati aumentano l’occupabilità e tassi di occupazione più alti possono a loro volta contribuire a ridurre la povertà, favorendo la crescita inclusiva. Così come potenziare la capacità di R&S e innovazione può migliorare la competitività e quindi contribuire alla creazione di posti di lavoro.

 

Indicatori chiave della strategia Europa 2020: la situazione