Milano, 12.5.2014
“Expo è una grande opportunità e dopo i fatti di queste settimane di questi ultimi giorni deve essere sostenuto ancora con più forza ed energia. Noi ci spenderemo in tutti i modi perché l’esposizione universale continui ad essere una grande occasione, per il territorio e per il Paese. In caso contrario, i malfattori avranno vinto ancora di più, invece devono essere sconfitti” . Lo ha ribadito così, Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia, chiudendo l’incontro con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, tenutosi oggi pomeriggio nella sede regionale di via Vida. “Si può rilanciare il sistema economico solo con la legalità e la trasparenza – ha detto Petteni – . Qualsiasi titubanza su Expo in questo momento è inaccettabile, equivarrebbe a dare la vittoria ai disonesti, che invece devono essere sconfitti per il malaffare che generano”. Secondo il segretario generale della Cisl Lombardia, “Il paese deve uscire dall’adolescenza, e noi vogliamo stare al fianco di chi fa le cose”. “Questo Paese rischia il collasso se non si muove e noi vogliamo essere una forza di cambiamento – conclude -. Vogliamo meritarci la fiducia di chi rappresentiamo e saremo al fianco di chi vuol fare cose perché l’Italia faccia un salto in avanti”. Nel corso dell’incontro con i dirigenti cislini, il ministro Lupi ha fatto il punto in particolare sulla situazione del trasporto pubblico locale e del sistema aeroportuale. “E’ inaccettabile che il confronto sul contratto del trasporto pubblico locale si trascini da otto anni – ha detto Lupi -. Se vogliamo che questo paese cambi davvero, occorre passare dalle parole ai fatti, mettendo al centro gli obiettivi della crescita e del lavoro”. “Il lavoro che stiamo sviluppando sul trasporto pubblico locale – ha aggiunto – va in questa direzione, nel confronto con tutti e nel rispetto di tutti”. Il ministro ha inoltre sottolineato l’esigenza di rivedere il sistema aeroportuale italiano. “Difendiamo la strategicità dei nostri aeroporti, ma si abbia il coraggio di fare delle scelte – ha detto – Abbiamo 80 aeroporti in Italia e sembra che ognuno abbia la stessa importanza: non è possibile. Bisogna capire che la concorrenza si gioca tra l’Italia e il mondo, non tra aeroporti della stessa regione. Il piano nazionale del trasporto aereo scontenterà qualcuno, ma per la prima volta si assumerà la responsabilità di prendere una decisione: non 80 aeroporti, ma 11 strategici”. E al Nord, inutile dirlo, l’aeroporto strategico “si chiama Malpensa”.