Film della settimana – Il corriere (The mule)

Milano, 25.2.2019

I film di Clint Eastwood hanno quasi sempre una lettura “sottotesto”. Ora, alla veneranda età di 88 anni, mette in scena la vicenda di un quasi suo coscritto (un novantenne) che diventa, all’inizio inconsapevolmente e poi deliberatamente, corriere della droga per una organizzazione messicana. Il protagonista de Il corriere è un floricoltore che ha dedicato tutta la vita al lavoro trascurando la famiglia. La vicenda, apparentemente relativa alla organizzazione dello spaccio, si intreccia ai temi della vecchiaia, del bilancio di una vita e dei rapporti famigliari. Non sappiamo se questo sarà l’ultimo film di Eastwood, ma sicuramente si tratta di uno dei suoi ritratti più riusciti. Come il nostro eroe, alcuni tratti del suo carattere “repubblicano” sono presenti ma l’umanità dei suoi personaggi ha la prevalenza. Insieme ad alcuni dei suoi ultimi film (Mystic River e Gran Torino) questo è una bella riflessione sul tempo che resta da vivere ed una specie di testamento. Ma non si tratta di un testamento deprimente… Clint prende in giro in parte i mitici personaggi interpretati nella prima parte della sua carriera e, pur manifestando la paura della morte che si avvicina, non dimostra nessuna angoscia. Un film quindi che ci aiuta a considerare le valenze diverse dei tempi della vita. Quella che era la frenesia della giovinezza qui diventa il rallentamento dell’azione dedicando tempo alle cose importanti come gli amici ed, appunto, alla famiglia.