Milano, 12.10.2018
Florence ha perso il marito in guerra e, ricordandolo nel suo primo incontro, decide di aprire una libreria. La casa scelta però è nei desideri di altre persone più potenti che faranno di tutto per far fallire il sogno. Questo il tema de La casa dei libri per la regia di Isabel Coixet ma la regista catalana parte da questo spunto, datale anche dalla novella di Penelope Fitzgerald, per parlare delle difficoltà della cultura nella nostra era anche se il film è ambientato negli anni ’50. Ma l’opera è anche un inno alle donne: in questo caso si tratta di una protagonista femminile a tutto tondo, testarda nel realizzare ciò in cui crede pur dovendo lottare contro un mondo fatto di meschinità e pettegolezzi. Inoltre il film rappresenta anche un inno al piacere della lettura ed alle emozioni che essa dà. Un’opera quindi meritevole per gli spunti di meditazione che offre in una realtà, anche la nostra, dove l’analfabetismo di ritorno fa da padrone.