Film della settimana – L’inganno

Milano, 2.10.2017

locandina film l'ingannoLa trama a qualcuno sembrerà familiare: un soldato nordista, ferito, viene ospitato e curato in un collegio femminile scatenando i desideri della direttrice, di un’insegnante e di una giovane allieva. Si tratta della storia alla base del film La notte brava del soldato Jonathan che Don Siegel girò nel lontano 1971 e che in realtà si dimostrò un piccolo flop. Ora Sofia Coppola ha ripreso la storia in L’inganno conquistando anche il premio della miglior regia al festival di Cannes. Come già in altri film della regista, qui ci si sofferma sulla prigione-istituzione vuoi perché c’è la guerra, vuoi perché siamo in un’epoca dove le donne erano prigioniere entro se stesse non potevano esprimere i propri desideri. L’arrivo del caporale rappresenta l’arrivo di quel mondo esterno che è precluso alle nostre protagoniste; un mondo che parla di guerra, ma che scombussola anche l’idea di nemico. Un mondo comunque violento dal punto di vista psicologico, che infatti scatenerà la violenza. Un film girato in modo raffinato come già nelle precedenti opere della regista che però lascia qualche dubbio dal punto di vista della linearità della sceneggiatura. Comunque un film che piacerà al pubblico femminile e che in parte riscatta la delusione, dal punto di vista economico, dell’originale. Bisogna infatti ammettere che la Coppola ha del coraggio: di solito si fanno i remake dei grandi successi. La regista ha invece deciso di riprendere una storia che a suo tempo non aveva conquistato il pubblico ma che era nelle sue corde inquadrandosi in una poetica che persegue coerentemente.