Milano, 6.4.2018
In occasione della Pasqua è apparso sui nostri schermi quello che viene comunemente definito il “film religioso”. Naturalmente la storia è quella risaputa e più volte portata sullo schermo ma la Maria Maddalena di Garth Davis (il regista di Lion – La strada verso casa) è un racconto suggestivo. La nostra Maria abbandona la famiglia per diventare seguace di Gesù ed imboccare la strada dell’amore e della rivoluzione che tale amore comporta, a partire dalla contestazione delle regole della famiglia patriarcale per dedicarsi al riscatto delle donne e dei poveri. In un periodo nel quale le donne erano proprietà dei padri o dei mariti la Maddalena decide di essere libera e di diventare strumento di diffusione dell’amore predicato dal Messia che aveva visto morire sulla croce e poi risorgere, in modo concreto, assistendo le persone più sfortunate. Il film si avvale di una bella interpretazione di Rooney Mara e di Joaquin Phoenix nei panni di Gesù e merita una visione anche per riscoprire le origini del cristianesimo. Con una Chiesa che vede già il conflitto interiore tra Pietro (mostrato nel film come il politico) e Maria di Magdala che verrà presto emarginata. Insomma un film che non si limita ad illustrare una figura agiografica ma che si inserisce nel panorama del dibattito che percorre la Chiesa di Papa Francesco.