Milano, 13.2.2020
Ritorna in sala il film trionfatore alla cerimonia degli Oscar ovvero Parasite del regista coreano Bong Joon-ho. Un film sulle differenze di classe dove i poveri aspirano ad arricchirsi, ma i ricchi non vogliono perdere il potere ed i privilegi. Infatti la storia raccontata riguarda una famiglia unita ma disoccupata che ad un certo punto ritrova la speranza quando un figlio trova lavoro ben pagato come insegnante privato per la figlia del proprietario di una multinazionale informatica. Ma dietro alla speranza monta anche la voglia di arricchirsi … Apparentemente quindi un film sui sogni e sulla lotta di classe (anche tra poveri) ma che pone altre questioni a partire dall’impossibilità di condividere un’identità. La distanza tra i due mondi è sottolineata dalla descrizione dei luoghi abitativi. Ambedue caratterizzati da una parete di finestre con quattro pannelli che mostrano da una parte una famiglia di miserabili e dall’altra una villa con giardino. E su questi palcoscenici si rappresentano le emozioni come l’invidia e l’inadeguatezza di una situazione legata alla contemporaneità, dove la forbice tra ricchi e poveri è in continua espansione. Che, forse, si legge nel finale del film, ci porterà alla rovina.