Una commedia intrisa di poesia
Milano, 17.65.2022
Una commedia anomala quella sui nostri schermi da un paio di settimane. Anomala sia per il tema (ad es. l’iniziazione sessuale di una ragazzina od il rapporto tra un ginecologo avanti nell’età con una giovanissima prostituta) che per il modo nel quale è scritta e diretta. Giulia Steigerwalt, attrice e sceneggiatrice di grandi ambizioni qui alla sua opera prima come regista, sceglie una scrittura minimalista che però riesce a mostrare i drammi interiori di questi personaggi che durante il mese di Settembre (questo il titolo) si rendono conto dei loro disagi. Ne nasce una commedia drammatica ma piena di dialoghi ironici, che si caratterizzano per la loro spontaneità.
Ma quello che colpisce è la malinconicità dei personaggi unita alla loro sensibilità che rende i sentimenti autentici. Un’opera poetica, quindi, che fa ben sperare anche per un’evoluzione della commedia contemporanea italiana seppur diretta da una regista di origine statunitense che però si è formata in Italia. Riuscita anche la scelta degli interpreti, dal maturo Fabrizio Bentivoglio a Barbara Ronchi affiancati da volti nuovi come prevedeva una storia che attraversa le generazioni. Infine una segnalazione per quanto riguarda le scelte musicali che spaziano da Bob Dylan ai Velvet Underground.