Una fuga tra realtà e sogno
Milano, 9.2.2022
Tratto da una pièce di Claudine Galéa, racconta di una donna che un mattino decide di lasciare marito e due bambini. Durante il viaggio in auto vengono alla mente gli episodi della sua storia e le ragioni di tale comportamento. Un film di movimento, quindi, ma anche frammentario come frammentari sono i ricordi. Sarà il finale che pone un dubbio sulla partenza della nostra protagonista. In fondo lei fugge da se stessa mentre ripensa alla sua vecchia vita ma anche da un evento traumatico che l’ha portata alla fuga. Come si può intuire si tratta di un film di montaggio piuttosto spiazzante, dove desideri e ricordi hanno la stessa forza della realtà, Un film quindi sull’elaborazione del trauma ma rappresentato in modo vitale. In fondo si tratta di una donna che inventa le vite.
Mathieu Amalric con Stringimi forte realizza un film spiazzante per raccontare l’assenza. Interessante anche l’utilizzo dell’auto come macchina del tempo ma dentro la quale ci si perde.
Un film che si avvale di una splendida interpretazione di Vicky Krieps, che avevamo già scoperto ne Il filo nascosto.