Film della settimana – Uscite estive

Milano, 3.9.2018

Come al solito l’estate non registra grandi incassi ed anche le uscite di film nuovi ne risentono. Spulciando tra le pellicole programmate però qualche segnalazione è d’obbligo anche se spesso i film dei quali parliamo hanno avuto poche sale in grado di ospitarli.
Iniziamo con una uscita di luglio. Parliamo di Unsane di Steven Soderbergh, che racconta la storia di una giovane donna vittima di stalking. Per riuscire a dimenticare il passato essa cambia città e lavoro ma finirà comunque ricoverata in una clinica psichiatrica dove gli incubi non sono terminati. Soderbergh ha il merito di fare sempre film legati alle problematiche della contemporaneità ed anche questo non delude visto che inserisce nella vicenda anche l’uso dei mezzi tecnologici come  smartphone e cellulari che giocano un ruolo centrale nella storia.

Tra le uscite agostane da segnalare un altro film drammatico diretto dallo sceneggiatore  Cory Finley alla sua opera prima. Il film, dal titolo Amiche di sangue, debutta con uno degli incassi più bassi della stagione nonostante rappresenti una delle opere più promettenti anche dal punto di vista interpretativo. Si tratta della vicenda di due adolescenti, la prima appartenente ad una famiglia bene e la seconda con alle spalle la drammaticità di un patrigno che la opprime e che la porta alla decisione, insieme all’amica, di organizzarne l’omicidio. Le due ragazze, interpretate da Anya Taylor-Joy ed Olivia Cooke sono rappresentate in modo intelligente anche rendendo i loro conflitti interiori.

Ancora una segnalazione va a due film: l’uno americano ed il secondo islandese. Si tratta di Most beautiful Island dell’attrice e poi regista ispano-americana Ana Asensio che affronta il tema dell’immigrazione attraverso il racconto di una giovane spagnola a New York che tenta di dimenticare il suo drammatico passato cercando di sopravvivere come può accettando ogni sorta di lavori, compreso quello che la metterà nei guai. Anche qui si tratta di un debutto interessante per il modo nel quale ritrae una città piena di contrasti e poco accogliente. Il film islandese invece risponde al titolo de La vera storia di Olli Mäki, ragazzo di umili origini che si dà al pugilato ed avrà l’opportunità di sfidare in casa il campione mondiale della categoria dando lustro al suo paese ma che rinuncia alla notorietà per dedicarsi alla ragazza che ama. Anche in questo caso siamo di fronte ad un’opera prima del regista Juho Kuosmanen premiata a Cannes ma fatta uscire in bassa stagione in pochissime sale.