Film della settimana – 4 film sulla memoria

Milano, 6.2.2018

Rimangono sui nostri schermi alcuni film presentati in occasione della Giornata della memoria. Sono film di particolare interesse che vorremmo qui segnalare.

Il primo è Paradise per la regia di Andrey Konchalovskiy. Leone d’argento a Venezia e girato in bianco e nero, il film parla di una aristocratica che viene arrestata per aver nascosto due bambini ebrei e che verrà avviata ai campi di concentramento. La scelta di raccontare una vita ordinaria che attraversa la guerra e si relaziona con altre vite opposte rende questo film piuttosto anomale (vi è anche una specie di paradiso dove vengono intervistati i personaggi) ma che ci aiuta a capire l’orrore dei campi.

Il secondo film è di tutt’altro tono. Si tratta di un thriller politico diretto da Joe Wright e segue la vicenda di Winston Churchill quando, nell’ora più buia (L’ora più buia è il titolo del film), decide di sfidare Hitler. Una sfida che salverà l’Europa. Il film si caratterizza non solo per la collocazione storica ma soprattutto per la grande interpretazione di Gary Oldman che rende la figura ed i discorsi dello statista inglese qualcosa di magnetico nelle quasi 2 ore di durata della pellicola.

Da segnalare anche Un sacchetto di biglie di Christian Duguay, che racconta il viaggio, nella Francia occupata, di due fratellini ebrei . Tratto dal romanzo scritto da uno dei due protagonisti (Joseph Joffo) esso ben si presta per raccontare ai giovani il clima che caratterizza quel periodo. Lo sguardo del regista infatti si associa a quello dei bambini nella rilettura degli avvenimenti evitando qualsiasi retorica.

 

Infine uno sguardo su La Testimonianza, opera prima di Amichai Greenberg che, prendendo spunto dalla decisione di costruire un complesso industriale nel luogo ove avvenne una strage di ebrei, un ricercatore che studia l’olocausto apre una battaglia legale contro i proprietari. Il film affronta quindi il tema della verità storica e del negazionismo, magari nascosto dietro lo scetticismo, e quello della identità ebraica. Peccato che sia visibile in pochissime sale in Italia.