Class Enemy

Milano, 21.10.2014
 
Era praticamente sconosciuto da noi il regista sloveno Rok Bicek quando ha presentato a Venezia lo scorso anno la sua opera prima dal titolo Class Enemy, Invece ha colpito tutti, giuria compresa, con un film drammatico  uscito con colpevole ritardo sui nostri schermi solo da poche settimane. Ambientato in ambito scolastico in realtà utilizza la scuola come paradigma per descrivere una società fortemente divisa com’è quella della Slovenia dove il suicidio registra numeri molto superiori che da noi, nonostante la disperazione delle giovani generazioni porti troppo  spesso a conseguenze estreme anche nel nostro paese. E’ infatti il suicidio di una studentessa quello che porta i compagni del liceo ad accusare un professore dai modi bruschi.  Ma è proprio una frase del film che ne illumina  il contesto quando un ragazzo asiatico afferma “Voi sloveni, quando non vi suicidate, vi uccidete tra voi”. Ma il film va oltre prendendo di petto il tema dell’educazione e del contrasto tra la deresponsabilizzazione portata da un approccio che tutto tollera, ed un sistema inflessibile retaggio di vecchie concezioni. Il regista non si schiera ma mette in scena in modo efficace le dinamiche e le emotività senza mai strafare. Un film sull’adolescenza ma anche sulla violenza dei rapporti tra ragazzi ed istituzioni che dovrebbe farci riflettere. Un riuscito esordio di un regista di buone speranze per il cinema sloveno.