Estate al cinema

Milano, 28.7.2014
 
 
Arene, recuperi di pellicole uscite nella stagione e qualche novità caratterizzano le offerte della stagione calda (almeno si spera..). Commedie e film spettacolari sono gli ingredienti che vanno per la maggiore. Dedichiamoci alle prime segnalando qualche novità che vale la pena di seguire sul grande schermo. Ad inizio mese è stato distribuito il film di Rob Reiner (una firma che è una garanzia nel genere) Mai così vicini, commedia sentimentale che vede Michael Douglas nei panni di un agente immobiliare oramai stanco della vita e del suo lavoro che improvvisamente deve prendersi cura di una nipotina rivolgendosi ad una vicina per assistenza. La vicina, al contrario, è una amabile Diane Keaton che naturalmente cambierà la vita del nostro eroe. Il rischio nei film di questo genere è l’eccesso di sentimentalismo ma Reiner riesce a non cadere nella trappola. Un bel film per l’estate che fa riflettere sul senso della vita.
 
 
Diversa invece come ambientazione e come storia (parzialmente autobiografica) la commedia Io rom romantica di Laura Halilovic, regista torinese di origine gitana che aveva già raccontato in modo ironico della difficile convivenza nella sua comunità in un documentario ed ora la riprende in questa favola avente come protagonista una diciottenne bistrattata sia dalla comunità rom che dagli italiani ma che, grazie ad una ragazzina sua amica che la stimola, riuscirà ad intraprendere la carriera di regista. Un film gradevole per conoscere maggiormente il mondo dei tanto vituperati “zingari”.
 
 
 
 
 
 
Tra i film usciti a giugno invece almeno un paio meritano la nostra attenzione. Uno è il film musicale dell’intramontabile Clint Eastwood tratto da un musical di successo che racconta la storia di Frankie Valli e dei Four Seasons, una delle band di maggior successo della musica pop. Il film si intitola Jersey Boys e le oltre due ore di proiezioni scorrono leggere ed avvincenti.
Infine un documentario che merita molta attenzione. Si tratta di Le cose belle

 

 
 
 
 
 
 
 
 
Un film di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno che racconta Napoli, i suoi problemi e le speranza deluse attraverso le vicende di quattro adolescenti che aspiravano appunto alle “cose belle”. Qualcosa di più di un semplice documentario: lo spaccato di un mondo dell’esclusione che i media non ci mostrano mai.