Film della settimana – La stagione natalizia (parte 1)

Milano, 7.1.2019

Eccoci ad un primo bilancio della stagione natalizia: Al box office registrano i maggiori incassi Il ritorno di Mary Poppins, il film disneyano diretto da Bob Marshall, seguito da La befana vien di notte di Michele Soavi (una ironica ed interessante commedia per ragazzi) e dal vero vincitore della stagione cinematografica a sorpresa che è stata la pellicola Bohemian Rhapsody di Bryan Singer. La stagione dei cinepanettoni continua, insomma, a segnare una crisi. Ma veniamo ai film meno visti ma interessanti e da recuperare.

Anzitutto Il gioco delle coppie del francese Olivier Assayas. Una commedia riflessiva sia sulle dipendenze da internet che su quella del passato letto in modo nostalgico. La storia è quella di un editore incoerente che pubblica l’opera di uno scrittore in crisi che è bloccato dallo stesso libro che ripropone da anni . Ma al di là della vicenda quello che il film racconta sono i cambiamenti culturali della nostra epoca.
Da segnalare anche Vice – L’uomo nell’ombra, la biografia di Dick Cheney, vice-presidente di George W. Bush e reale protagonista della sua politica. Si tratta di una biografia raccontata in modo brillante e con ritmi che lasciano lo spettatore senza fiato facendo trascorrere le oltre 2 ore della durata del film in modo veloce anche grazie alla splendida interpretazione di Christian Bale. La regia è di Adam McKay.

Tra i film di animazione merita una visione Spider-Man – Un nuovo universo dei registi Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman. Un film dove viene mescolato il disegno classico dei fumetti con una raffinata tecnologia che pur essendo la pellicola in 2D sfiora gli effetti del 3D oltre a rendere omaggio ai personaggi Marvel con la moltiplicazione degli uomini-ragno.
Non poteva mancare infine la segnalazione dell’ultimo film di Mario Martone, l’autore di Noi credevamo e Il giovane favoloso, qui alle prese con una storia ambientata a Capri allo scoppio della prima guerra mondiale con il racconto della vita dei giovani e la nascita di nuove idee ma anche la memoria della cultura dell’interventismo in guerra. La figura poi di una ragazza di Capri che rappresenta la difficoltà dell’emancipazione, interpretata da una Marianna Fontana in ottima forma rende Capri – Revolution un film consigliabilissimo.
Altre opere meritavano una attenzione maggiore ma ne parleremo la prossima settimana.