Film della settimana – Corpo e anima

Milano, 22.1.2018

Ildikò Enyedi è una regista ungherese sessantenne. Della sua produzione trentennale conoscevamo solo Il mio XX secolo che aveva vinto la Caméra d’or al Festival di Cannes nel 1989. Ora a quasi 30 anni di distanza arriva Corpo e anima, film vincitore dell’ Orso d’oro a Berlino. Un film apparentemente romantico visto che parla del lavoro quotidiano di una ispettrice della qualità in un macello e dei suoi rapporti con il direttore finanziario fino al loro incontro attraverso i test psicologici. Dei test che li portano a vivere in un mondo diviso tra la favola e la dura realtà. Ambedue poi hanno dei blocchi anche fisici oltre che psicologici. La regista lavora su questo confronto che potremmo definire junghiano e che rende difficile realizzare la bella favola soprattutto quando si parla di relazioni interpersonali perché gli altri ci vedono in modo diverso da come noi ci percepiamo. Ma anche i nostri sogni spesso ci si augura che non diventino realtà. Un film per certi aspetti surreale che offre molti spunti alla discussione psicanalitica ma che resiste da circa un mese sui nostri schermi. Forse perché nel film traspare quel bisogno di spiritualità che in un mondo spesso troppo carnale viene messo da parte.