Film della settimana – Drive my car

Un film sull’ascolto e sulle relazioni da gustare lentamente

Milano, 8.10.2021

Film tra quelli considerati difficili quello che segnaliamo questa settimana anche perché molto parlato e lungo tre ore ma da seguire per poterne apprezzare la bellezza del testo e dell’importanza di saper ascoltare. Il film del regista giapponese Ryûsuke Hamaguchi, il regista de Il gioco del destino e della fantasia vincitore a Berlino, si intitola Drive my car e tratta dell’amicizia tra un autore teatrale ed una giovane autista. Lui ha perso la moglie da poco e gestisce un laboratorio che sta allestendo l’opera di Cechov Zio Vania. Gli attori sono di nazionalità e lingue diverse e questo apre una riflessione sul significato di identità. Gli viene poi assegnata una autista che ha l’età di sua figlia se essa fosse ancora viva e pian piano tra loro nasce una relazione fatta di confessioni che li porterà a superare le singole fragilità ed il significato del lavoro teatrale. Un film di parole dunque ma che parla della vita e del confronto con gli altri girato all’interno di un’auto o sulla scena teatrale, Tutto l’opposto di una messa in scena popolare che stuzzica lo spettatore medio ma che, se ci si immerge nella vicenda (e per questo serve il buio della sala ed il grande schermo) si scopre un capolavoro di sensibilità e di eleganza nei primi piani. La durata poi è inconsueta: basti dire che i titoli di testa arrivano dopo più di mezz’ora di film ma è anche un invito ad ascoltare ed a guardare il film con pazienza.