Film della settimana – Hammamet

Milano, 13.1.2020

Diretto da Gianni Amelio con una formidabile interpretazione di Pierfrancesco Favino è uscito sui nostri schermi Hammamet sulla vicenda dell’ultima stagione di Craxi (ma nel film viene chiamato solo “il Presidente”) alle prese con la malattia ed i ricordi nel tentativo di difendersi dalle accuse. Un Presidente, quello di Amelio, che non nega di far parte di un sistema di tangenti, ma che rivendica la congiura sulla sua persona dal momento che è stato trattato come malfattore quando gli altri venivano assolti o scagionati. La sceneggiatura di Amelio non è univoca e non emette giudizi morali ma si concentra sulla persona e sulle dinamiche di un sistema che in realtà ha a che fare anche con le vicende odierne del nostro Paese. Il film è anche una riflessione sul carattere degli italiani, dei nani di fronte alla figura gigantesca (od almeno percepita tale) del Presidente, ma comunque sempre disposti a soccorrere il vincitore salvo abbandonarlo quando diventa perdente. Il film si apre con il trionfo del protagonista al 45esimo congresso quando è eletto con una maggioranza bulgara, ma viene dubito messo in luce il rischio della caduta, sia per le accuse ed i dubbi etici di un vecchio operaio entrato nei quadri socialisti che per il forte egocentrismo del personaggio. Insomma, un film che parlando della caducità del potere dovrebbe essere anche un monito verso coloro che oggi si sentono forti perché hanno il popolo con sé ma non sanno leggere il futuro per se stessi ed ancor meno per il Paese del quale si arrogano la rappresentanza.