Film della settimana – la vita invisibile di Euridice Gusmâo

Milano, 23.9.2019

Siamo a Rio de Janeiro nel 1950 dove due sorelle inseparabili vivono in una famiglia conservatrice e tradizionale che blocca i loro sogni. Il tentativo di realizzarli le porterà ad una separazione pur con la speranza di ritrovarsi. Questa la vicenda dalla quale parte il bel film che che Karim Aïnouz ha liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Martha Batalha in modo splendido, attraverso dettagli che ti fanno entrare nel loro spazio fisico e mentale. Case, strade, ambienti, oggetti, parole servono per sottolineare la storia de La vita invisibile di Eurídice Gusmão sul rapporto tra Eurídice e Guida divise per scelta della prima nonostante il loro amore. La bellezza di questo film sta nell’essere cinema e non telenovela e nel saper tradurre in modo fortemente percepibile la passione attraverso colori suoni, silenzi ecc. Il che ne fa un film che non ha mai cadute e soprattutto che sa tradurre l’intensità della voglia di un incontro pur nell’assenza dell’altra persona. Un racconto che segue le protagoniste in due percorsi paralleli ed in questo percorso ci sta anche l’esperienza di sfruttamento in una società maschilista compresa la scelta di lavoro e di vita tra gli ultimi di una di loro. Insomma per dirla in modo classico si tratta di un film che emoziona fino a farci piangere. Peccato che, come al solito, lo si trova in pochissime sale (a Milano solo due).