Il cliente

Milano, 1.2.2017
 
Il rapporto tra teatro e vita è al centro del film Il Cliente del regista iraniano Asghar Farhadi; uno dei principali autori del paese che ha già conquistato riconoscimenti in molti festival. Questa volta la vicenda si svolge a Teheran dove un palazzo sta cedendo ed una coppia di attori (Rana ed Emad) deve abbandonarlo per rifugiarsi in una nuova abitazione ove stava una donna di facili costumi. Un giorno un cliente della vecchia inquilina penetra nella casa ed aggredisce Rana, che da allora vive nel terrore. Il marito farà di tutto per rintracciare il cliente e vendicarsi. Parallelamente alla vicenda si svolgono le prove teatrali di Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, un dramma con al centro il tema della crisi di una coppia alla fine degli anni 40 negli Stati Uniti, crisi che rispecchia le paure determinate dal mito del successo nel sogno americano. L’evolversi della vicenda porterà la coppia iraniana ad affrontare una situazione che rompe con il passato in modo tragico quasi a dire che anche il nuovo corso dell’Iran rischia di portare molte crepe sociali come quelle del palazzo e rammentate dalla recita che coinvolge i nostri protagonisti. La sceneggiatura è molto efficace ed intrigante rendendo il film una specie di thriller. Non a caso è stata premiata a Cannes così come è stato premiato l’attore protagonista. Un film che ci ricorda quanto sia difficile il cambiamento visto che il passato, sotto forma di cultura della vendetta o di interventi censori, non vuole andarsene.