The repairman

 

Milano, 13.4.2015
 
Dopo Vergine giurata eccoci a segnalare un altro interessantissimo esordio. L’autore è un quarantenne ligure cresciuto a Torino, laureatosi al Politecnico, cittadino del mondo e girovago per lavoro, che decide ad un certo punto di dedicarsi alla regia, dopo aver lavorato nel campo degli effetti speciali. E lo fa dirigendo un piccolo film che si presenta come una delle opere maggiormente significative tra i debutti  della nostra cinematografia attuale. Il nostro autore risponde al nome di Paolo Mitton ed il film si intitola The repairman. Personaggio centrale della storia è Scanio, riparatore di macchine da caffè sfruttato dal padrone ma piuttosto indolente, e la sua storia d’amore con una ragazza inglese. Si tratta in fondo di una commedia moderna ma il personaggio è decisamente fuori dagli schemi: goffo nel corpo è  alle prese con un mondo che non lo comprende e quindi deve rifugiarsi nella fantasia. Film sulla società (in questo caso piemontese) ma anche piccolo capolavoro di montaggio che parlando di un personaggio che fa della lentezza il suo modo di vivere riesce ad inserire delle accelerazioni inusuali. Ma il vero tema del film è appunto il rapporto tra un uomo che vive i ritmi di altri tempi e la società frenetica dell’oggi. E’ lui un disadattato od è la società che va, appunto, riparata? Il fatto che la sociologa della quale è innamorato si occupi di risorse umane compreso quindi i metodi di licenziamento non è casuale. Il film si avvale di una bella interpretazione di Daniele Savoca ed  è stato apprezzato in molti festival internazionali ma la distribuzione sul nostro territorio è molto limitata.  Comunque il fatto che a quasi un paio di mesi dalla sua uscita continui la tenitura fa ben sperare. Segnatevelo comunque tra i titoli da tener presente all’uscita di un possibile dvd.