Fnp Cisl Lombardia chiede un piano straordinario di assunzioni nella sanità

Milano, 21.3.2019

Il sindacato dei pensionati Fnp Cisl Lombardia chiede un piano straordinario di assunzioni nel servizio sanitario nazionale e regionale pubblico. “Sempre meno operatori, sempre più anziani e con sempre più carichi di lavoro i dipendenti della sanità pubblica – afferma Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia -. Un trend negativo, generato dal pluriennale blocco del turn over e da una contestuale età media molto alta (la più alta d’Europa) che arriva persino a 55 anni”.

In particolare in Lombardia, avverte la Fnp regionale, la carenza di personale nel servizio sanitario sta diventando un tema di assoluta priorità. Al 2025 è previsto un ammanco di circa 3.000 medici in quasi tutte le specialità e già oggi mancano circa 5.000. Quota 100 produrrà un impatto stimato che vedrà uscire dal sistema sanitario lombardo circa 8.000 professionisti della salute nei prossimi tre anni.

“Il rischio è anche quello che chi rimarrà all’interno del sistema non riuscirà a sopperire alle carenze di organico, a mantenere i livelli qualitativi e quantitativi necessari, con inevitabili ripercussioni sui carchi di lavoro degli operatori sanitari professionisti e di “salute” degli utenti – afferma Didoné -. Siamo molto preoccupati anche per chi continua ad operare all’interno del mondo della sanità, per i sempre crescenti ritmi lavorativi e le conseguenti pressioni legate allo stress”.

Nei prossimi anni si prevede un’accelerazione delle uscite, anche – ma non solo – per via di quota 100. “Dobbiamo invertire immediatamente la tendenza – afferma il segretario generale della Fnp Cisl Lombardia -. Dobbiamo assumere nel servizio sanitario nazionale pubblico almeno 200.000 persone – circa 1/3 della forza attuale in campo – nei prossimi tre anni, per poter garantire un’adeguata offerta di servizi ai cittadini ma anche contrastare gli oramai noti e odiosi viaggi della speranza”.

Per queste ragioni e per mantenere almeno l’attuale livello dei servizi e delle prestazioni il sindacato ritiene necessario assumere subito medici, infermieri e altri operatori. “Se non si procede immediatamente con un piano straordinario di assunzioni di giovani nelle sanità pubblica le conseguenze saranno inesorabili – conclude Didoné – . Senza ricambi generazionali e nuove assunzioni sarà inevitabile vedere i diritti di tutti cadere a pezzi. Ci saranno meno servizi per i cittadini e il sistema sanitario pubblico finirà svuotato, magari a vantaggio di una privatizzazione a pagamento con aumento esponenziale delle disuguaglianze sociali”.