Milano, 7.11.2016
La Cisl Monza Brianza Lecco interviene sulla vicenda della Fondazione del Bambino Mbbm chiedendo ufficialmente di incontrare la direzione, così come la direzione della Asst, per verificare la situazione e salvaguardare occupazione e professionalità dei quasi 400 lavoratori. Sin dall’inizio la Cisl, già in un documento del marzo 2005, è stata l’unica ad esprimere una propria articolata valutazione. Dichiarò di non voler esprimere un giudizio aprioristico sul progetto, ravvisandovi positive intenzioni di animazione della realtà sanitaria locale. E ritenne opportuno esaminare l’iniziativa sulla base della capacità, nel tempo, di incrementare la qualità e la quantità dei servizi resi ai cittadini sul territorio.
“Nel corso di questi anni, abbiamo più volte chiesto di verificare, come da accordi sottoscritti, l’andamento della sperimentazione – dichiara Rita Pavan, segretaria generale della Cisl Monza Brianza Lecco – eravamo e siamo mossi dalla preoccupazione di salvaguardare l’occupazione e la professionalità dei lavoratori coinvolti da un lato, riconoscendo allo stesso tempo l’importanza che questa sperimentazione rappresenta”. Si tratta ora di acquisire tutti gli elementi – anche per esprimere una valutazione ponderata – sia dell’andamento della sperimentazione e dei suoi risultati, sia del punto di vista dei soggetti coinvolti nella vicenda, in primis, Asst e Fondazione, e le prospettive che si aprono per il futuro. “La Fondazione – aggiunge Pavan – rappresenta certamente un’eccellenza che il territorio ha e che non va dispersa, per questo vogliamo contribuire a trovare al più presto una soluzione condivisa. I problemi che si sono accumulati nel corso degli ultimi anni e che avrebbero dovuto essere esaminati da chi aveva il compito di verificare e non l’ha fatto, vanno ora affrontati e risolti”.