Global gender Gap 2016, l’Italia perde posizioni

Milano, 7.11.2016
 
E’ stato pubblicato lo scorso 26 ottobre (http://reports.weforum.org/global-gender-gap-report-2016) l’annuale rapporto del World Economic Forum che analizzando una pluralità di fattori determina quale sia il gap (differenziale) fra generi.
La misurazione di tale differenziale si basa su quattro indici: partecipazione al mondo del lavoro, livello di istruzione, salute e partecipazione politica, attraverso una scala dove il punteggio massimo è 1 (corrispondente ad assoluta parità di opportunità fra i generi).
In questa graduatoria l’Italia risulta essere 50esima con un punteggio di 0,719, sette posizioni in meno rispetto allo scorso anno quando era risultata 41esima con un punteggio di 0,726.
L’indice peggiore (0,331) è quello relativo alla partecipazione politica, mentre il migliore è quello inerente l’educazione (0,995).
Ai primissimi posti i Paesi del Nord Europa (Islanda, Finlandia, Norvegia e Svezia).
Se prendiamo in considerazione un orizzonte più ampio e confrontiamo i dati di quest’anno con quelli del 2006 non possiamo non apprezzare un notevole avanzamento del nostro Paese: dieci anni fa infatti l’Italia si era piazzata al 77° posto, con un punteggio pari a 0,646.
L’indicatore che ha maggiormente concorso a questo avanzamento è stato quello relativo alla partecipazione politica passato da 0,087 a 0,331, mentre gli altri 3 sono risultati sostanzialmente stabili rispetto al 2006.