Milano, 3.10.2017
Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato, a cui era ricorsa Sea per una sospensione d’urgenza dell’autorizzazione ad operare concessa da Enac Malpensa ad Alpina, ha dato esito negativo. Lo rendono noto i sindacati di categoria con una nota unitaria. “Evidentemente la tensione sociale sugli scali, il rischio per l’incolumità dei dipendenti Ags/Alpina dove non si rispetta la safety e la sicurezza del volo, non sono elementi sufficienti perché lo Stato intervenga – scrivono Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ta, Flai Tsm, Adl, della Lombardia. “A questo punto – aggiungono – visto il comportamento della direzione Aeroportuale Enac di Malpensa, che prima s’impegna a non concedere nuovi subappalti e poi autorizza Alpina, dell’Ispettorato del lavoro territoriale, che non procede al sopralluogo richiesto dai sindacati per smascherare l’utilizzo di personale Alpina da parte di Ags durante la sospensiva, della Prefettura che ignora gli allarmi lanciati dal sindacato e la situazione di complessivo disfacimento degli aeroporti italiani, ci chiediamo: a cosa serve un ente di controllo che non controlla?”. Secondo i sindacati gli unici soggetti sotto accusa formale da parte dello Stato (la Commissione di Garanzia sullo sciopero) “sono sindacati e lavoratori, che rischiano pesanti sanzioni”. Si tratta, ricordano, della stessa Commissione che “ha ignorato le denunce fatte per il comportamento illegittimo di Ags/Alpina, ma che è scattata prontamente quando ad essere perseguiti sono i lavoratori e i tutti i loro rappresentanti”. La mobilitazione non si ferma. I sindacati di categoria annunciano che nei prossimi giorni si svolgerà una manifestazione, sarà attivata una procedura per un pacchetto di 36 ore di sciopero dell’intero sistema aeroportuale lombardo (Handling, Catering, Compagnie Aeree, Controllori del Volo) e non escludono la rottura delle relazioni industriali con tutte le aziende.