
Il 30 ottobre 2024, presso l’Auditorium Testori, in Piazza Città di Lombardia, si è svolta la giornata conclusiva del “V Forum regionale per lo sviluppo sostenibile”, l’evento che ogni anno Regione Lombardia dedica al dialogo con il territorio sulla transizione verso un sistema di vita sostenibile
ll Forum costituisce il momento di rendicontazione delle azioni compiute nell’ambito del Protocollo lombardo per lo sviluppo sostenibile, che raccoglie oltre 60 soggetti portatori di interessi pubblici o collettivi che si sono impegnati per coinvolgere il territorio nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, tra i quali figura la CISL Lombardia
All’incontro hanno dato i propri contributi Enzo Mesagna – Segretario Regionale CISL Lombardia, nella tavola rotonda “Lombardia Protagonista – L’economia circolare a servizio di sport e turismo sostenibili”:
“La nostra visione di sostenibilità sociale non deve limitarsi a misurare l’impatto ambientale, ma deve considerare anche la dimensione umana, perchè come ci ricordano le parole di Papa Francesco nell’enciclica ‘Laudato sì’, ‘è fondamentale restituire centralità alla persona, all’etica del lavoro, alla dignità umana’. L’economia circolare, per come la intendiamo qui oggi, non riguarda quindi solo la riduzione degli sprechi, ma è un’opportunità per promuovere condizioni di lavoro migliori, per incentivare il rispetto della dignità umana e per assicurare che il lavoro sia un veicolo di inclusione.
Un ruolo chiave in questa visione è ricoperto anche dal turismo e dallo sport, due settori cruciali per la nostra economia e per il benessere delle comunità locali. Il turismo non è solo un settore economico, è un fenomeno culturale, un momento di scambio tra persone, un’occasione per raccontare e valorizzare i territori, per promuovere il patrimonio culturale e naturale. Tuttavia, affinché il turismo sia sostenibile e davvero inclusivo, dobbiamo assicurarci che le persone che lavorano in questo settore abbiano accesso a condizioni eque, con contratti stabili e una giusta retribuzione. Similmente, lo sport è un motore di coesione sociale e di crescita personale e collettiva, ma è anche un settore economico che offre numerose opportunità lavorative e di sviluppo territoriale. Lavorare per una sostenibilità sociale nello sport e nel turismo significa promuovere contratti stabili, retribuzioni eque, politiche di welfare, opportunità di formazione continua, e la possibilità di conciliare vita e lavoro.
In questo contesto, la contrattazione collettiva riveste un ruolo fondamentale: è lo strumento attraverso cui le esigenze dei lavoratori possono trovare risposte concrete e condivise ed è il luogo dove possiamo promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro, ma anche la crescita professionale e il benessere sociale“





E Dino Perboni – Segretario Regionale CISL Lombardia, nella tavola rotonda “Lombardia Terra di Conoscenza – La circolarità tra ricerca, innovazione e cambiamento culturale”:
“Lo sviluppo sostenibile e quindi l’economia circolare poggia sui 3 pilastri: ambientale, economica e sociale. Per questo dobbiamo iniziare a parlare di giusta transizione, che vuol dire adottare un processo di cambiamento economico e sociale volto a mitigare gli impatti negativi sulla forza lavoro e sulle comunità causati dalla transizione verso un’economia più sostenibile.
Come sindacato, siamo convinti che questo processo per essere governato ed attuato in modo giusto, in modo integrale, ha bisogno di innovazione, di un cambiamento culturale che si sostanzia, non solo ed esclusivamente nel tema ambientale ed economico, ma anche nella realizzazione della sostenibilità sociale delle imprese.
La nostra idea, che per la verità non è nuova, ma è dal 1948 che è inscritta nella Costituzione italiana, è che queste trasformazioni epocali hanno bisogno della partecipazione dei lavoratori alle imprese. La proposta di legge della CISL, che ha raccolto oltre 400.000 firme, ha visto la condivisione e la convergenza di tutte le forze parlamentari, ha l’intento di responsabilizzare i lavoratori nel buon andamento dell’azienda e allo stesso tempo realizza una dimensione dello sviluppo integrale senza prevaricare l’interesse delle persone e della società. La dimensione dei processi e i suoi risvolti debbono essere affrontati con un cambiamento culturale, che vede nella partecipazione la riattivazione e la generazione di responsabilità e di inclusione delle persone, dei lavoratori nei cambiamenti“




